Il recente studio riguardante la ricostruzione del cranio di Ceprano:
https://doi.org/10.1038/s41598-017-14437-2
utilizza una ampia catena operativa di strumenti di elaborazione tridimensionale. Tra questi, mi ha colpito l’uso del pacchetto R Morpho:
we performed the retrodeformation realignment of the entire volume of the calvarium through a symmetrization procedure in R environment
e
The retrodeformation of Ceprano required the acquisition of 18 bilateral landmarks and 4 semilandmark patches, for a total of 172 points (Figure S3). Subsequently, we applied the function symmetrize, relaxLM, and retroDeformMesh from the Morpho R package.
Chiaramente, si tratta di un passaggio all’interno di un contesto in cui sono stati utilizzati anche altri software proprietari, ma mi sembra che anche da questi elementi si possa prendere spunto per incoraggiare l’utilizzo di software libero e la condivisione di procedure basate su di esso.