Ciao a tutti cari colleghi!
Off topic ma non troppo. Volevo chiedervi di leggere con attenzione quanto riportato in questo articolo ed eventualmente aderire. Trovo assurdo che chi sia senza il titolo della Scuola di Specializzazione non possa accedere alle selezioni. In molti, pur lavorando da anni in cantiere con la Laurea Magistrale, semplicemente la Scuola di Specializzazione non hanno potuto permettersela, visto che le borse sono sporadiche e le tasse non sono proporzionate al reddito (io ci ho messo anni per mettere da parte i soldi per concluderla, quindi so benissimo quanto pesi a livello di investimento economico se la famiglia non può appoggiare questa spesa). I punti su cui si ritiene necessaria una revisione del bando sono tre, si chiede che:
- Il diagnosta venga inserito all’interno del bando di selezione.
- I requisiti vengano rivisti e riscritti, in modo da utilizzare i vari titoli post-laurea e l’esperienza professionale specifica come punteggi aggiuntivi, dunque con funzione premiante e non escludente in partenza.
- Si rivedano i requisiti richiesti, facendo attenzione ai reali percorsi formativi presenti nel Paese, e nei bandi di assunzione relativi a ciascuna professione vengano prese in considerazione tutte le classi di laurea esistenti in Italia che riguardano il modo dei Beni Culturali, in modo che non vi sia arbitrarietà nella selezione del personale, e che tutti abbiano le stesse opportunità di presentare la propria candidatura.
Per sottoscrivere inviare una mail all’indirizzo: miriconosci.beniculturali@gmail.com