Circolare 1/2016 sull’archeologia preventiva

In rete sta circolando questa circolare che ancora non è disponibile sul sito web della Direzione Generale Archeologia.

La circolare 1/2016 della Direzione Generale Archeologia è stata nel frattempo pubblicata per intero sul sito del Ministero: http://www.ufficiostudi.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Avvisi/visualizza_asset.html_536545270.html

È un documento molto corposo, che viene integrato da una serie di allegati con indicazioni di vario genere sulla documentazione prevista per le verifiche preventive di interesse archeologico.

Riporto un paragrafo particolarmente importante dall’allegato 3:

La registrazione dei dati che costituiscono l’esito delle attività di indagine indiretta (v. sopra la tabella di dettaglio), cioè la segnalazione delle presenze archeologiche individuate e/o documentate nel contesto in esame, deve essere effettuata utilizzando lo standard definito dalla Direzione generale Archeologia di concerto con l’ICCD e basato sul MODI‐Modulo informativo. Questo strumento, infatti, costituisce il modello di riferimento per l’acquisizione delle informazioni secondo regole condivise a livello nazionale, aspetto essenziale per l’interscambio dei dati sia nell’ambito del sistema cooperativo del MiBACT sia, più in generale, fra tutti i soggetti (pubblici e privati) che operano sul patrimonio archeologico. Inoltre, l’adozione di un sistema descrittivo basato su criteri comuni agevola la diffusione e l’interrelazione delle conoscenze anche in un’ottica di open data.

Sono due i punti che mi sembrano rilevanti:

1. la definitiva adozione dello standard ICCD MODI per la trasmissione dei dati da parte dei soggetti che redigono la documentazione;
2. la menzione degli open data.

MODI non è più nella sezione sperimentazioni normative dell’ICCD.

Bene direi!

Sì, MODI è entrato a tutti gli effetti in vigore: http://www.iccd.beniculturali.it/index.php?it/473/standard-catalografici/Standard/105