Il mese scorso è stato reso disponibile online il numero 26 di Archeologia e Calcolatori (2015), accessibile come sempre in open access dal sito web del CNR: http://www.progettocaere.rm.cnr.it/databasegestione/open_block_pages.asp?IDyear=2015-01-01
In particolare questo numero comprende un totale di 39 contributi, di cui alcuni a sé stanti, ma per la maggior parte facenti parte degli atti di due incontri tenuti negli scorsi anni:
- Italic inscriptions and databases (Istituto Svedese di Studi Classici a Roma, 23 September 2014), curato da Ulla Rajala;
- Documentare l’archeologia 4.0: Strumenti e metodi per la costruzione di banche dati territoriali, Atti del Workshop (Alma Mater Studiorum Università di Bologna, 5 maggio 2014), a cura di Antonio Curci e Andrea Fiorini.
Le recensioni curate da @alessandra_caravale riguardano anche gli atti della conferenza CAA 2014 di Parigi.
Non mancano i consueti spunti metodologici e di riflessione sul ruolo dell’informatica applicata, inlcuso uno scritto da Bertoldi, Fronza e Valenti in cui è presentato OpenArcheo2, già segnalato sul forum.
Ricorrono progetti già noti a chi frequenta da tempo ArcheoFOSS. Purtroppo devo notare una persistente casistica di articoli in cui gli autori “promettono” che alcune parti dei lavori presentati, banche dati incluse, saranno messe a disposizione online, quando invece sappiamo bene che nella maggior parte dei casi questo non avviene. Mi domando quindi se i tempi non siano maturi non tanto per pretendere in fase di peer review che queste banche dati siano effettivamente pubblicate e non solo descritte, ma soprattutto per integrare la pubblicazione tradizionale di Archeologia e Calcolatori con supplementi digitali.